San Vincenzo Valle Roveto

san vincenzo valle roveto

Informazioni

Regione Abruzzo
Altitudine 388 m
Superficie 43 km²
Abitanti 2460 (31-12-2010)

San Vincenzo Valle Roveto deve il suo nome alla chiesa di San Vincenzo Martire, la cui esistenza è documentata nell’antico codice Casamariense in cui si parla già nell’anno 1000 dell’esistenza di un piccolo nucleo di case intorno alla chiesa. Fino al Seicento il paese rimase un semplice casale della ben più importante città di Morrea (risulta infatti col nome di Casale di Morrea).

A partire dal XVIII secolo San Vincenzo viene dapprima annesso al comune centrale di Civita d’Antino, insieme a Morrea e Castronovo (1806), e pochi anni dopo, conquista l’autonomia di comune a sé al quale vengono assegnate le frazioni di Castronovo, Morrea, Roccavivi, Rosce (Santa Restituta), San Giovanni Valle Roveto e San Vincenzo Superiore (1816).
Il nucleo più antico del paese, posto in posizione più alta rispetto all’attuale, dopo aver subito un rovinoso terremoto nel 1612, ed essere stato nuovamente distrutto dal sisma del 1915, fu abbandonato da gran parte della popolazione e ricostruito più a valle. Ma il vecchio paese non si spopolò completamente e assunse però il nome di San Vincenzo Vecchio per distinguerlo da quello di più recente insediamento. Soprattutto a causa degli eventi sismici, il paese non conserva molto del suo passato, a parte la Chiesa della Madonna del Romitorio, il Castello Piccolomini, esempio di tardo-gotico, situato nella frazione di Morrea, e una struttura urbana caratterizzata da stradine a saliscendi, tipica di uno stile medievale.

Nella frazione di Santa Restituta poi, è stato rinvenuto nei pressi del cimitero, un cippo sepolcrale fatto preparare da un magistrato dell’antica Antinum (Civita d’Antino), mentre nella frazione di Roccavivi sono presenti ancora resti di vie, abitazioni e tratti del circuito murario, tra le quali ancora scorre il Rio vivo,dell’originale nucleo abitativo di “Roccavecchia” e il Santuario di Santa Maria delle Grazie.

Tipica di San Vincenzo è la lavorazione del vimini, nel vecchio paese le opere di ricamo, e, grazie al clima piuttosto mite, la coltivazione dell’olivo che ha incentivato la nascita di numerosi frantoi.