
Memoriae. Storie di Confine
Sabato 13 maggio ad Arpino, nel Palazzo Boncompagni in Piazza Municipio, sarà inaugurata la mostra fotografica di Ennio Iacobucci “Memoriae. Storie di Confine”.
Ennio Iacobucci è un famoso fotoreporter nato nel 1940 in Abruzzo, da una coppia di allevatori del piccolo paese di Morrea, frazione di San Vincenzo Valle Roveto. La situazione non proprio florida della famiglia contadina lo portò ad essere ben presto mandato in collegio. Da qui la prima fuga a Roma dove Ennio iniziò a lavorare come garzone in un negozio di lustrascarpe. Nel 1960, proprio in quel negozio un incontro con il giornalista inglese Dereck Wilson, che seguiva i giochi olimpici come inviato per diverse testate internazionali, cambierà la sua vita. Decise di seguire Dereck Wilson in Inghilterra, dove in poco tempo imparò le lingue e, soprattutto, ad usare la macchina fotografica. È il segno di svolta; Wilson era uno dei più accreditati giornalisti dell’epoca e scriveva per alcune delle agenzie e dei quotidiani più importanti al mondo (France Press, New York Times, Time, Newsweek, Reuters, Daily Telegraph, Paris Match). Così si fece accompagnare nelle zone di guerra da Ennio Iacobucci, che in poco tempo diventò un punto di riferimento nei più tristi scenari bellici degli anni Sessanta e Settanta: della Guerra dei Sei giorni, nel 1967, al Vietnam, dove la brutalità della guerra si mostrò in tutta la sua nuda realtà e dove Iacobucci riuscì a mostrare anche il lato di un Paese che continua a vivere nonostante tutto.

Ma è nel 1975 che il suo lavoro gli regalò la più grande soddisfazione professionale: era il 17 aprile e Iacobucci fu il primo e unico fotografo occidentale a riprendere la conquista della capitale della Cambogia da parte dei Khmer rossi (per questo verrà anche candidato al premio Pulitzer). Fu il punto più alto di una carriera e di una vita vissuta al limite della sopportazione per le scene che gli si presentarono davanti agli occhi prima in giovinezza e poi durante alcuni dei conflitti più cruenti che il mondo possa ricordare. Il punto più alto rappresentò anche l’inizio della discesa, perché furono quelle stesse scene, forse, che nel 1977 lo portano al suicidio una volta tornato a Roma, dove si ritrovò per lunghi mesi senza più ispirazione. A Morrea ogni anno si svolgono varie manifestazioni in ricordo del fotoreporter.
Informazioni utili
Ennio Iacobucci. Dalla Valle Roveto al Vietnam senza ritorno
L'Apocalisse di Ennio Iacobucci
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